Forum Non Solo Ansia

Perché è sparita la farina?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1 Like   -1
     
    .
    Avatar

    Comandante di Bordo

    Group
    Administrator
    Posts
    128
    Reputation
    +93

    Status
    Offline

    Cucinare è un modo per dimostrare affetto e attenzione a chi ci è vicino e condividerà con noi quelle pietanze. Ma è anche un modo per prenderci cura di noi stessi ed esprimere il nostro umore.



    Avrete sicuramente notato come nel periodo di quarantena dell'anno scorso, dovuta al Covid-19, si sia riscontrato un fenomeno curioso: nei supermercati è sparita la farina! Esiste uno stretto legame tra psicologia e arte del cucinare. Non solo per un’indiscutibile necessità di cibo per la nostra sopravvivenza ma anche per il significato evidente che assume sia in campo sociale che come pratica per favorire uno stato di benessere personale. Una sorta di ‘mindfulness’, un percorso interiore per conoscerci meglio e, perché no, per farci conoscere meglio da chi ci sta intorno. Perché il nostro rapporto con la cucina dice molto anche di noi.

    Indubbiamente le circostanze hanno avuto il loro peso. Trovandosi a passare molto più tempo a casa, numerose persone, molte più di quelle che lo fanno abitualmente, hanno deciso di utilizzare il loro tempo cucinando. Dolci, pizze, pane, pasta fatta in casa. Anche persone che normalmente non si erano mai dedicate alla cucina non solo per mancanza di tempo ma anche perché non si erano mai sentite particolarmente in sintonia con i fornelli.

    Sicuramente cucinare ha un grande valore di condivisione, è un’attività che spesso presuppone un successivo momento in cui un gruppo, che in questo periodo possiamo restringere ad una famiglia, si ritrova intorno ad un tavolo e si guarda negli occhi. Passa del tempo insieme, lasciando da parte almeno per un po’ altre distrazioni, comunica, si confronta. Il poter sottolineare questo momento condividendo qualcosa che gratifichi i sensi, come il gusto, diventa un’occasione in più per far sì che l’umore e la disposizione d’animo dei partecipanti siano quanto di meglio si possa desiderare.

    Cucinare ha il potere di astrarci da quello che circonda, allontana altri pensieri e fa sì che ci concentriamo su quello che stiamo facendo in quel preciso momento. Ci concede una tregua da quello che normalmente occupa la nostra mente, funzione particolarmente utile soprattutto quando questo qualcosa è rappresentato da preoccupazioni e pensieri negativi. Allenta lo stress (manipolare gli ingredienti, come ad esempio impastare la farina, ha la medesima funzione rilassante delle note palline antistress), insegna a gestire il tempo senza ansie, inoltre ci fa sentire padroni della situazione, in grado di controllarla e prevederla, con effetti calmanti e rassicuranti.

    👤 di Annalisa Balestrieri
     
    Top
    .
  2. Under The Skin …
        +1 Like   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Levante* @ 20/4/2021, 16:09) 

    Cucinare è un modo per dimostrare affetto e attenzione a chi ci è vicino e condividerà con noi quelle pietanze. Ma è anche un modo per prenderci cura di noi stessi ed esprimere il nostro umore.



    Avrete sicuramente notato come nel periodo di quarantena dell'anno scorso, dovuta al Covid-19, si sia riscontrato un fenomeno curioso: nei supermercati è sparita la farina! Esiste uno stretto legame tra psicologia e arte del cucinare. Non solo per un’indiscutibile necessità di cibo per la nostra sopravvivenza ma anche per il significato evidente che assume sia in campo sociale che come pratica per favorire uno stato di benessere personale. Una sorta di ‘mindfulness’, un percorso interiore per conoscerci meglio e, perché no, per farci conoscere meglio da chi ci sta intorno. Perché il nostro rapporto con la cucina dice molto anche di noi.

    Indubbiamente le circostanze hanno avuto il loro peso. Trovandosi a passare molto più tempo a casa, numerose persone, molte più di quelle che lo fanno abitualmente, hanno deciso di utilizzare il loro tempo cucinando. Dolci, pizze, pane, pasta fatta in casa. Anche persone che normalmente non si erano mai dedicate alla cucina non solo per mancanza di tempo ma anche perché non si erano mai sentite particolarmente in sintonia con i fornelli.

    Sicuramente cucinare ha un grande valore di condivisione, è un’attività che spesso presuppone un successivo momento in cui un gruppo, che in questo periodo possiamo restringere ad una famiglia, si ritrova intorno ad un tavolo e si guarda negli occhi. Passa del tempo insieme, lasciando da parte almeno per un po’ altre distrazioni, comunica, si confronta. Il poter sottolineare questo momento condividendo qualcosa che gratifichi i sensi, come il gusto, diventa un’occasione in più per far sì che l’umore e la disposizione d’animo dei partecipanti siano quanto di meglio si possa desiderare.

    Cucinare ha il potere di astrarci da quello che circonda, allontana altri pensieri e fa sì che ci concentriamo su quello che stiamo facendo in quel preciso momento. Ci concede una tregua da quello che normalmente occupa la nostra mente, funzione particolarmente utile soprattutto quando questo qualcosa è rappresentato da preoccupazioni e pensieri negativi. Allenta lo stress (manipolare gli ingredienti, come ad esempio impastare la farina, ha la medesima funzione rilassante delle note palline antistress), insegna a gestire il tempo senza ansie, inoltre ci fa sentire padroni della situazione, in grado di controllarla e prevederla, con effetti calmanti e rassicuranti.

    👤 di Annalisa Balestrieri

    Si.
    Invece adesso ne abbiamo a dismisura nei market ma scadente (lo posso affermare perchè le conosco ).
    Forse era pure un vantaggio: in fondo sono delle colle per la pareti dei nostri organi, e non ci fanno tanto bene.
    Te lo scrivo seppure le usi molto piacevolmente.
    Capisco quanto hai riportato:ha una doppia valenza ....
    Amore verso le persone care e nutrimento (forse ne ha più di due eh!)
    Il punto è che le farine non le produciamo per i quasi 8 miliardi di esseri umani che ci sono nel mondo.
    Sapendolo avevo fatto prima delle leggi restrittive (2020) una piccola scorat di beni di prima necessità che poi avremmo faticato a trovare:
    Stuidamente poi perchè vanno conservate in ambienti idonei, casa mia non lo è.
    E l'assenza di lieviti!
    E la qualità di quelli odierni che è diventata scadente .
    Per mia passione a volte guardo tantissime statistiche ,anche in tempo reale. mi colpisce il vedere alcune sezioni sui morti per mancanza di acqua potabile e cibo.
    Siamo in un mondo non solo diseguale, ma spietato.
    Come società evoluta economicamente (almeno prima lo eravamo ora non tanto...)avremmo dovuto impedire avvenisse questo.
    Non lo abbiamo fatto.
    Non lo facciamo .
    Impastare la farina per me era puro stress, anche perchè da giovanissimo davo una mano in negozio.
    Anzi due! :)
    E si lavorava la notte...
    poi c'era il giorno e prendevo la mia bicicletta di allora per andarmene lontano.
    Quella era una bellissima sensazione, percorrere il centro storico e le vie interne, fino a quelle principali, una in particolare con una salita che chiamavo da zero a dieci(Pendente e trasversale!)
     
    Top
    .
  3.     +1   +1 Like   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    2,560
    Reputation
    +1
    Location
    https://senzabarbaseipiubello.forumfree.it/

    Status
    Offline
    <u>Come società evoluta economicamente (almeno prima lo eravamo ora non tanto...)avremmo dovuto impedire avvenisse questo.
    Non lo abbiamo fatto.
    Non lo facciamo .
    </u
    Il mondo è sempre stato ingiusto, spietato e pieno di violenza. E se pensiamo di non essere evoluti economicamente, di essere davvero poveri, se pensiamo che il covid sia un male grave...suggerisco un bel viaggio in Africa! Mozambico, Sudan, Angola...sono un'ottima idea per tornare a essere lieti di dove siamo e come stiamo.
    Datemi retta
    Ciao
     
    Top
    .
  4.     +1 Like   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    14
    Reputation
    0

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    E se pensiamo di non essere evoluti economicamente, di essere davvero poveri, se pensiamo che il covid sia un male grave...suggerisco un bel viaggio in Africa! Mozambico, Sudan, Angola...sono un'ottima idea per tornare a essere lieti di dove siamo e come stiamo.

    Condivido
    Ci sono stato in questi posti e si percepisce l’abitudine di vivere grazie ad un antico mestiere imparato fin da bambini: l’arte sottile della quotidiana sopravvivenza nella quale dal niente si tira fuori tutto quanto basta per arrivare al giorno dopo. Quando vedo questa povertà mi rendo conto di quanto io sia fortunato.
     
    Top
    .
3 replies since 20/4/2021, 15:09   54 views
  Share  
.